Formazione, Innovazione e Impresa
Giornata di Studio tra la Svizzera e l’Italia.
A cura della redazione.
Promosso da Swiss Chamber, Camera di Commercio Svizzera in Italia, il convegno, tenutosi il 3 marzo 2016, è stato dedicato a due tematiche particolarmente significative nel contesto del sistema educativo svizzero: il rapporto tra Università / Ricerca / Innovazione / Economia e le Scuole Universitarie Professionali (SUP).
Aprendo la giornata Giorgio Berner, Presidente della Camera, ha evidenziato le ragioni del convegno: la conoscenza reciproca specie in settori-chiave come formazione e innovazione; perché “funziona” il sistema svizzero (fattore-chiave per la leadership in competitività e innovazione)?; l’impatto della specificità svizzera; la presenza in Italia di imprese svizzere innovative (guarda l’elenco con alcune delle aziende svizzere in Italia): un ponte ideale ed efficace tra le esperienze in campo formativo nei due Paesi. Nel suo indirizzo di saluto Félix Baumann, Console generale di Svizzera a Milano, ha ricordato che, non disponendo di risorse naturali, per la Svizzera la formazione è un fattore-chiave di successo. ll Console generale Baumann ha sottolineato alcune caratteristiche del sistema svizzero: sinergia tra Stato e imprese ovvero tra pubblico e privato; apertura internazionale (di cui la nuova galleria del San Gottardo è espressione evidente: un progetto pensato e finanziato dalla Svizzera in una prospettiva di dimensioni internazionali); ruolo di rilievo di ricerca e formazione riguardo alla coesione nazionale.
In questo numero del magazine riassumiamo le relazione introduttive di Mauro Dell’Ambrogio, Segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione; e Marco Gilli, Rettore del Politecnico di Torino, e diamo un ampio resoconto delle Tavole Rotonde dedicata ai due temi principali del convegno. Nel suo intervento conclusivo Giancarlo Kessler, Ambasciatore di Svizzera in Italia, ha rilevato che la conoscenza approfondita di altri sistemi formativi consente, pur tenendo conto delle diversità, di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e sviluppare nuove idee.
In tal senso, vanno tenuti presenti due importanti aspetti: complementarietà e praticità. La complementarietà si evidenzia nella partecipazione della Svizzera ai programmi di ricerca della UE, nella collaborazione transfrontaliera italo-svizzera tra le scuole (professionali e/o universitarie), nella collaborazione tra università e impresa, tra pubblico e privato. Gli aspetti di praticità riguardano soprattutto l’applicazione concreta dell’attività di ricerca. Concludendo, l’Ambasciatore Kessler ha ricordato che il successo delle attività di ricerca e di formazione sarà determinante per le generazioni future.