Di Stefania Romenti, Professore ordinario di Comunicazione Strategica e PR, Referente del corso di laurea magistrale in Strategic Communication e Delegata del Rettore alla Sostenibilità Università IULM
Negli ultimi anni, l’evoluzione della sostenibilità aziendale in Svizzera e in Italia è stata notevolmente influenzata dalle iniziative governative e dalle aspettative del mercato. Questo processo è stato accelerato dal Covid-19, la cui gravità ha mostrato l’importanza di modelli di business resilienti e sostenibili.
Coerentemente, l’Italia ha portato avanti il più grande piano di investimenti per lo sviluppo di programmi verdi e sostenibili della sua storia, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Un piano ambizioso finanziato dall’iniziativa Next Generation dell’UE che si concentra sulla transizione verde e sulla trasformazione digitale, allocando fondi significativi per la creazione di nuove imprese con un DNA green.
Diversamente, l’approccio della Svizzera alla sostenibilità è variegato, combinando regolamenti rigorosi, partnership pubblico-privati, e una serie di incentivi. Anche se non dispone di un corrispettivo diretto del PNRR italiano, la Svizzera offre vari incentivi federali e programmi per promuovere l’efficienza energetica e le fonti di energia rinnovabile. Questi includono incentivi finanziari come sussidi e agevolazioni fiscali per le aziende che investono in tecnologie verdi. Le partnership pubblico-privati in Svizzera giocano un ruolo significativo nel finanziare la ricerca e lo sviluppo in tecnologie verdi e pratiche aziendali sostenibili.
Entrambi i Paesi hanno dimostrato un impegno nell’avanzare la sostenibilità aziendale, sebbene attraverso meccanismi diversi. Nonostante le diversità, queste strategie riflettono la tendenza europea più ampia verso l’incorporazione dei principi ESG nei modelli di business.
Attraverso questa pianificazione, sia l’Italia che la Svizzera hanno visto una proliferazione di collaborazioni di successo che esemplificano la crescita della sostenibilità nell’economia. Ad esempio, in Italia, la collaborazione tra Enel e il governo ha portato ad avanzamenti nell’infrastruttura di energia rinnovabile. Questa partnership non solo avanza la sostenibilità energetica dell’Italia, ma crea anche un modello per integrare l’energia verde nella rete euro- pea più ampia. In Svizzera, le Ferrovie Federali Svizzere (SBB) hanno collaborato con aziende private del settore energetico per raggiungere l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030. Questa collaborazione coinvolge l’aggiornamento dell’infrastruttura, l’implementazione di tecnologie energeticamente efficienti e l’investimento in fonti di energia rinnovabile.
Queste iniziative non sono solo casi isolati di responsabilità ambientale, ma rappresentano un cambio di paradigma nel modo in cui i governi sempre più spesso operano e interagiscono con i loro eco- sistemi, come evidenziato da Scherer, Voegtlin e Entenza (forthcoming). Gli sforzi collaborativi in entrambi i Paesi segnalano una nuova era in cui la sostenibilità è un aspetto fondamentale della strategia aziendale e della politica nazionale.