L’intervista al consigliere federale Guy Parmelin,
capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)
Quale importanza economica ha l’Italia per la Svizzera? E quale ruolo hanno le aziende e la responsabilità sociale d’impresa?
“In qualità di viticoltore, l’Italia mi sta particolarmente a cuore. Tuttavia, i nostri due Paesi hanno in comune molto più del buon vino: la penisola è uno dei partner commerciali più importanti della Svizzera. Ogni settimana vengono scambiati beni e servizi per un valore di oltre 1 miliardo di franchi svizzeri. Circa il 40% degli scambi si concentra nelle regioni di confine.
La Svizzera è anche un importante investitore in Italia, con investimenti diretti nel 2022 di circa 23 miliardi di franchi. Inoltre le imprese svizzere impiegano circa 50.000 persone in Italia. I nostri due Paesi condividono interessi comuni in settori strategici come la farmaceutica, l’energia, le infrastrutture e i trasporti. Come in Italia, le PMI sono la spina dorsale dell’economia svizzera. Queste imprese creano posti di lavoro e prosperità, ma sono anche chiamate a gestire le loro attività in modo responsabile.”
Lo sviluppo di una politica concernente la promozione della responsabilità sociale d’impresa è una priorità per il vostro Dipartimento?
“Lo sviluppo sostenibile è certamente una priorità per la Svizzera. Ciò include la promozione di standard riconosciuti a livello globale per la protezione dell’ambiente, della biodiversità, dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori. Per promuovere una governance aziendale responsabile, la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) del mio Dipartimento promuove in particolare l’attuazione dei seguenti standard riconosciuti: le Linee Guida dell’OCSE per le imprese multinazionali sulla responsabilità sociale d’impresa e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, nonché le disposizioni vincolanti in materia di sostenibilità negli accordi di libero scambio.
La SECO monitora anche il contesto normativo in questo settore, che sta attraversando una fase di grandi cambiamenti. A causa della stretta interdipendenza economica, gli sviluppi normativi nell’UE sono particolarmente rilevanti per la Svizzera. Il nostro obiettivo è ridurre al minimo il carico burocratico.”
Quali sono gli incentivi per le aziende per attuare politiche in tal senso?
“Un’attuazione coerente della responsabilità sociale d’impresa (Corporate Social Responsibility o CSR) presenta diversi vantaggi: può portare a una posizione favorevole sul mercato, alla promozione dell’innovazione, alla certezza del diritto e a evitare rischi di reputazione. L’etica del datore di lavoro influisce positivamente anche nelle attività di reclutamento e sulla cultura aziendale, poiché i dipendenti prestano sempre più attenzione ai valori aziendali”.
Cosa significa fare impresa responsabilmente? Quanto è importante il ruolo delle istituzioni nel guidare questo processo insieme alle aziende?
“La CSR abbraccia un’ampia varietà di tematiche di cui il management aziendale deve tenere conto. Tra queste figurano le condizioni di lavoro, i diritti umani, la tutela dell’ambiente, la prevenzione della corruzione, la concorrenza leale, gli interessi dei consumatori, la fiscalità e la trasparenza. Le autorità svolgono un ruolo importante nella creazione di condizioni quadro, come i requisiti legali e lo sviluppo di standard armonizzati a livello internazionale, come le linee guida dell’OCSE per una condotta aziendale responsabile. Inoltre, sosteniamo in particolare le PMI con strumenti e formazione per l’attuazione della CSR.
Ad esempio, da quest’anno fornisce alle aziende uno strumento semplice per l’analisi dei rischi legati ai diritti umani, all’ambiente e alla governance.”
In questo senso, quali sono le principali iniziative legislative in materia di responsabilità sociale d’impresa?
“Diversi paesi, tra cui la Svizzera, hanno introdotto obblighi di diligenza vincolanti per le imprese o sono in procinto di adottarli. Come accennato, gli sviluppi giuridici nell’UE sono particolarmente rilevanti per la Svizzera. Il 1° gennaio 2022 sono entrate in vigore in Svizzera le nuove disposizioni legali del Codice delle obbligazioni svizzero in materia di rendicontazione della sostenibilità e di diligenza nei settori del lavoro minorile e dei rischi connessi ai minerali originari di zone di conflitto.
A seguito degli ultimi sviluppi nell’UE, il Consiglio federale adeguerà anche le disposizioni sul reporting di sostenibilità e adotterà una bozza di consultazione nell’estate del 2024. Per quanto riguarda gli obblighi della dovuta diligenza, il Consiglio federale deciderà in merito all’eventuale necessità di adattare la legge svizzera una volta adottata formalmente una nuova direttiva dell’UE. Questo dimostra che la Svizzera sta lavorando a stretto contatto con i suoi partner più importanti, tra cui l’Italia, su progetti legislativi nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità. Solo insieme possiamo dare un contributo alla sostenibilità e alla condotta aziendale responsabile.”