La testimonianza del legame secolare tra Svizzera e Italia
La vita della Camera di Commercio Svizzera in Italia, documentata attraverso le pubblicazioni della sua rivista, si estende per oltre un secolo, riflettendo l’evoluzione e i cambiamenti nei rapporti italo-svizzeri. È infatti nel lontano 1921 che hanno inizio le pubblicazioni della Camera, quando ancora la sede dell’istituzione si trovava a Genova.
Dall’opuscolo iniziale senza un nome proprio, la pubblicazione si trasformò nel “Bulletin Économique” nel 1924, trasformandosi poi in “Comunicazioni bimestrali della Camera di Commercio Svizzera in Italia” nel 1932, con un cambiamento di sede a Milano. Queste riviste servivano come legame tra la Camera e i suoi Soci, offrendo notizie economiche, cronache degli eventi e approfondimenti sulle politiche commerciali.
Pubblicazioni interrotte a causa della Seconda guerra mondiale e riprese nel 1947 con “La Svizzera industriale e commerciale”, adattandosi ai cambiamenti post-bellici con una nuova veste grafica e contenuti aggiornati. Negli anni, la rivista ha continuato a evolversi, riflettendo le tendenze del momento, come l’introduzione di una versione online e di un’app mobile nel 1997 e 2015, rispettivamente, e cambiando il formato e il design per rimanere attuale e rilevante per i suoi lettori.
“La Svizzera”, erede di una bella storia editoriale e testimone attento della realtà dei rapporti italo-svizzeri, a livello economico e non solo, gode di un unanime apprezzamento per i contenuti, lo stile, la qualità dei contributi, la veste grafica. Oggi in equilibrio tra tradizione e innovazione, tra mondo cartaceo ed ecosistema digitale. La sua storia è la testimonianza della lunga e complessa relazione tra la Svizzera e l’Italia e dell’adattabilità e resilienza nel corso degli anni, una storia lunga oltre un secolo.
Ripercorriamo insieme le tracce attraverso gli archivi della rivista, custoditi nell’attuale sede della Swiss Chamber in via Palestro 2, in un percorso di riscoperta e analisi che si snoda attraverso più di un secolo di storia dei due Paesi.
1932
In archivio il primo numero conservato è il n.3 del 3 maggio 1932: la copertina sfoggia una bella im- magine in bianco e nero “modello cartolina” di Berna, mentre all’interno sono riportate in breve alcune notizie, le attività, l’elenco associati e la pubblicità, oltre che approfondimenti sulla procedura di conci- liazione. Articoli scritti indifferentemente nelle tre lingue confederali: francese, tedesco e italiano. Nella titolazione, peraltro, la lingua dominante resta il francese.
1937
Dopo sei anni di vita e 38 numeri, nel dicembre 1937 anche le “Comunicazioni bimestrali” scompaiono, a loro volta travolte da un desiderio di rinnovamento. “I tempi sono mutati, sono mutate le condizioni in cui si svolgono gli scambi internazionali”, si legge in un editoriale scritto meno di due anni prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. “Un’ondata di nazionalismo economico sommerge la libertà degli scambi; nuovi problemi si presentano, nuovi compiti ci incombono: è quindi giustificata la revisione dei metodi e la trasformazione degli strumenti di lavoro”.
1938
Queste considerazioni hanno spinto nel lontano 1938 la Camera di Commercio Svizzera in Italia a sacrificare il suo bollettino, semplice organo di comunicazione ai Soci, per creare una pubblicazione di carattere più generale, in grado di interessare una platea più vasta ai problemi legati alle relazioni commerciali tra Italia e Svizzera. Una decisione ponderata allo scopo di allargare le basi tecniche, morali e finanziarie della rivista, in uscita con una nuova testata, “La Svizzera industriale e commerciale”, in grado di riassumerne il programma.
1947 -1965
La Seconda guerra mondiale, con l’Italia coinvolta nel conflitto e la Svizzera rimasta neutrale, finisce per travolgere anche le pubblicazioni della rivista della Camera di Commercio, che vengono sospese nel dicembre 1943. “La Svizzera industriale e commerciale” torna nel marzo 1947, con una periodicità trimestrale e una nuova veste grafica mantenuta fino al 1965.
1966-1974
Un nuovo “cambio di pelle”. Dal 1966 al 1974 con una testata diversa “La Svizzera economica e tecnica” e un progetto grafico più moderno, con una banda rossa e bianca che riproduce in maniera stilizzata la bandiera elvetica. La periodicità è ancora trimestrale e il contenuto resta fedele a quello delle origini: notizie, attività camerale, elenco associati e aggiornamenti.
1975-1987
Nel 1975 il bollettino diventa mensile, per poi procedere dal 1985 a un leggero rinnovamento dell’impaginazione, in particolare per quanto riguarda la copertina. Sulla nuova cover di metà anni Ottanta torna la testata “La Svizzera industriale e commerciale”, con foto incorniciate e il logo dell’epoca della Camera di Commercio Svizzera in Italia.
1994-1999
Dal 1994 il mensile diventa più strutturato: alle tradizionali notizie sull’attività camerale, all’elenco Soci e alle inserzioni pubblicitarie si affianca ora anche una vera e propria rassegna stampa specifica, focalizzata in particolare sull’interscambio commerciale tra l’Italia e la Confederazione. Nel 1997 cambia leggermente l’impaginazione del bollettino assumendo sempre più i connotati di una rivista. Nello stesso anno la comunicazione legata alla rivista si arricchisce con la creazione del sito internet, uno dei primi nel panorama delle camere di commercio estere in Italia e di quelle svizzere oltreconfine.
2000
Dopo una prima sperimentazione, nel 2000 viene introdotta una nuova linea grafica, con il volto di un personaggio in copertina, come particolarmente di moda all’epoca. La rivista esce ancora a cadenza mensile (dieci numeri l’anno). Nel 2003 viene introdotta sulla cover la fascia trasversale rossa che già caratterizzava il sito, con una linea grafica che inizia a richiamare quella attuale e che viene migliorata nell’anno successivo.
2010
Dal 2010 la periodicità scende a trimestrale ma la foliazione aumenta, con un maggior numero di contenuti giornalistici e di servizio oltre che il taglio monografico dei singoli numeri. Il Magazine si arricchisce con diverse rubriche, da quella legale a quella fiscale, dedicate alle novità normative italiane ma anche svizzere. Il terzo numero del 2012 – un’edizione speciale con copertina argentata dedicata all’inaugurazione dello Swiss Corner – rappresenta l’ultima uscita prima di un nuovo restyling.
2014
Nel 2014 il Magazine viene completamente ridisegnato: sulla prima copertina del nuovo corso campeggia un enorme “01” su sfondo nero, come a simboleggiare un profondo rinnovamento della veste grafica, quasi una rinascita. Nel 2015 il Magazine chiude l’anno con la copertina dedicata al nuovo logo della Camera di Commercio, “Swiss Chamber”, che comunica un’idea di solidità, esclusività e forte personalità. Realizzato con il font Helvetica, celebre per la sua chiarezza e leggibilità, il logo comprende un pittogramma generato, sia concettualmente che visivamente, dall’unione metaforica tra i due Paesi, Italia e Svizzera, attraverso il simbolo più forte: la bandiera. Le due bandiere, infatti, si fondono per rappresentare la Camera oggi: un territorio di scambio, sociale e culturale tra i due Paesi.
2016
Nel 2016 il Magazine cambia ancora assumendo l’attuale veste grafica, elegante e raffinata, su due uscite l’anno. Le copertine alternano titoli bianchi su sfondo rosso e titoli rossi su sfondo bianco, richiamando i colori della bandiera svizzera, e aggiungendo un elemento grafico semplice ed essenziale. La versione in tedesco inizia dalla quarta di copertina, ripensata di fatto come “seconda copertina” capovolta. Tanti i temi trattati negli ultimi anni, dalla solidarietà, al ruolo della donna nell’economia svizzera, con una lunga serie di interviste a esponenti di spicco dell’universo femminile, a partire dalla Presidente della Confederazione Svizzera Doris Leuthard nel 2017. Per la prima volta il numero viene esaurito.