Di Claudio Soldà, CSR & Public Affairs Director di The Adecco Group Italia
Quello della Diversity, Equity & Inclusion è un tema che, oggi più che mai, necessita di essere affrontato con attenzione e profondità, sia per il crescente interesse che si riscontra nell’opinione pubblica, sia per la nuova centralità che sta acquisendo sul piano politico a livello globale. Basti pensare al fatto che, con il suo Obiettivo 10, l’Agenda ONU 2030 si propone di ridurre le ineguaglianze all’interno e tra le nazioni, fissando al 2030 il potenziamento e la promozione dell’in- clusione sociale, economica e politica di tutti a prescindere da età, sesso, disabilità, etnia, origine, religione o condizione economica. In questo panorama, le iniziative di DE&I rappresentano elementi chiave per le aziende, non solo in ottica di responsabilità sociale, ma anche per la loro crescita, il loro sviluppo, per poter intraprendere un’evoluzione che metta al centro il concetto – oramai imprescindibile – di sostenibilità.
In generale possiamo affermare che tali iniziative sono volte a garantire un trattamento equo e la partecipazione attiva di tutti alla vita delle organizzazioni. Ma cosa significano, in concreto, i termini “Diversity”, “Equity” e “Inclusion” quando applicati al mondo del lavoro? Con “Diversity” ci si riferisce alla presenza e valorizzazione, all’interno della forza lavoro, di tutti i diversi gruppi di persone, con una particolare attenzione a quelli storicamente discriminati e meno rappresentati. “Equity” ha a che fare con il trattamento equo di tutti, garantendo che, nelle pratiche messe in atto dalle aziende, l’identità di ognuno non sia predittiva delle opportunità sul posto di lavoro. “Inclusion”, infine, fa riferimento alla capacità delle organizzazioni e dei lavoratori di accogliere, ascoltare e valorizzare ogni individuo, consentendo a ciascuno di offrire il proprio contributo in termini personali e professionali. Si tratta di tematiche che, sempre più, dovranno diventare strutturali all’interno delle strategie di crescita delle organizzazioni, ed essere inserite in una prospettiva di lungo periodo. Solo così, infatti, i valori di diversità, equità e inclusione potranno divenire parte integrante della cultura aziendale e della società tutta. Ma, ad oggi, come si stanno muovendo le aziende italiane? Dalla ricerca “Diversity, Equity & Inclusion”. Creare valore per il mondo del lavoro e per la società” realizzata da The Adecco Group in collaborazione con Fondazione Adecco, emerge che le aziende stanno sviluppando un nuovo impegno nei confronti della DE&I. Il 70% delle imprese intervistate dichiara infatti di essere attiva in tal senso, e il 94% di queste riconosce i vantaggi di tale approccio su diversi fronti – dal miglioramento della reputation e dell’innovazione dei processi, ai benefici in termini di fatturato oltre che di attraction e retention dei dipendenti. Vantaggi confermati anche dai candidati stessi: la metà degli intervistati (49%) dichiara infatti che la presenza di iniziative di DE&I costituisce un elemento importante nella scelta dell’azienda per cui lavorare.
Questi dati delineano una tendenza crescente, da parte delle aziende italiane, a investire in attività di DE&I, nonostante ci sia indubbiamente ancora molto lavoro da fare. Per accelerare questo processo è dunque necessario supportare le imprese nella diffusione di una cultura della DE&I più capillare al proprio interno cosicché, sempre più, esse possano contribuire a un cambiamento culturale capace di generare benefici non solo a livello economico, ma anche sociale.